Un uomo autoreclusosi con la maschera di Frankenstein (che non può dismettere) e le proprie memorie d’infanzia. Ricordi lancinanti: una madre (evocata tristemente e vanamente), doni (una pistola, la maschera che indossa), musiche ridondanti. Ancestrali impossibilità. Il carnevale come unica Uscita, unico giorno di normalità. Un antiuomo fragile e perso. Un Frankenstein decadente e claustrofobico. Ognuno è solo, sempre.