Christian, un giovane soldato tedesco, è inizialmente un convinto assertore delle teorie naziste in cui ricerca un mezzo di elevazione sociale, ma la rivelazione della crudele realtà (i campi di concentramento, l'assassinio di prigionieri feriti) provoca in lui una grave crisi esistenziale; finirà ucciso da due soldati americani, un timido e coraggioso ebreo e un'allegro uomo di teatro. Il film doveva essere la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Irwin Shaw, ma Brando diede del personaggio di Christian un'interpretazione più approfondita e problematica; nel libro, infatti, il protagonista è fedele fino all'ultimo all'ideologia hitleriana.