La Battaglia di Cheronea sembra sul punto di concludersi in una disfatta per l'esercito macedone, ma grazie al provvidenziale intervento di Alessandro le truppe di Atene e Tebe vengono messe in rotta. Questo vale al giovane principe la stima e il riconoscimento dell'esercito, ma nel contempo gli attira anche l'invidia del padre, con grande soddisfazione del generale Attalo, che approfitta della situazione per seminare nel re il seme del sospetto e presentargli la figlia Euridice. Aristotele intanto, che coltiva l'ambizione di pacificare una volta per sempre le poleis, riceve a sua volta la visita dei Pitagorici, apprendendo così dell'esistenza del Solido Platonico e della sua correlazione con il destino di Alessandro.